
LE DONNE DEL VINO TOSCANE A MONTALCINO
UNA GIORNATA DI FINE VENDEMMIA ALL’INSEGNA DELL’AMICIZIA E DELLA VOGLIA DI SCOPRIRE UN TERRITORIO E UN VINO MERAVIGLIOSI

Elizabeth Koeng di Banfi, Silvia Ghezzi di Camigliano Donatella Cinelli Colombini cone le Donne del Vino della Toscana
Mercoledì 23 ottobre, 30 Donne del vino toscane hanno trascorso una giornata insieme a Montalcino visitando due meravigliose cantine: castello Banfi e Camigliano
Continuano le convention delle Donne del Vino toscane che visitano, in gruppo, i distretti viticoli più importanti cercando di trarre insegnamento e ispirazione dall’esempio reciproco. Questa volta il “Tuscany wine women tour” fa tappa a Montalcino accolti da due super donne del vino: Elizabeth Koenig di Banfi e Silvia Ghezzi di Camigliano.
LE DONNE DEL VINO TOSCANE TANTE E ATTIVISSIME
La delegazione toscana delle Donne del Vino è la seconda più grande d’Italia dopo il Piemonte. Ne fanno pare 117 socie che corrispondono a circa il 10% dell’intera associazione nazionale. Si distinguono per il loro eccezionale attivismo con almeno un’iniziativa al mese di cui una parte sviluppate dalle socie in autonomia partendo dalle amicizie nate all’interno dell’associazione.
Le iniziative più recenti sono la convention alla Tenuta San Guido e Argentiera di Bolgheri e la giornata al Castello del Corno, il webinar sul tema “ La Compravendita di aziende Vitivinicole” tenuto dalla socia Daniela Gisti, la partecipazione al convegno UGIVI Unione Giuristi della Vite e del Vino, sul tema Il Paesaggio vitivinicolo tra cultura, storia, economia, diritto e sostenibilità. Ultima, in ordine cronologico, la consegna della borsa di studio che consentirà a Marisa Ponzecchi di diventare Sommelier AIS.
COSA DISTINGUE LE DONNE DEL VINO TOSCANE
La delegazione toscana delle Donne del Vino si distingue nel panorama nazionale anche per il carattere molto composito della sua base sociale in cui sono rappresentate molte delle nuove professioni del vino come la grafica che disegna etichette e packaging, l’immobiliarista specializzata nella compravendita di cantine con vigneto, l’avvocatessa esperta in diritto vitivinicolo, chi si occupa di comunicazione digitale o di wine hospitality …. Accanto a loro produttrici, sommelier, ristoratrici, enotecarie, enologhe, esperte, giornaliste e addette ai settori commerciale e marketing del vino.
LA GITA A MONTALCINO DELLE DONNE DEL VINO TOSCANE
Una giornata intensa con al centro due degustazioni di Brunello: quella orizzontale a Castello Banfi e quella verticale a Camigliano.
CASTELLO BANFI CON ELIZABETH KOENIG
Prima tappa alla cantina Banfi di Sant’Angelo Scalo per visitare il più grande impianto di produzione nel territorio di Montalcino e apprezzare le novità create e brevettate da Banfi nel corso degli anni. Banfi è stata fondata nel 1978 dai fratelli italoamericani John e Harry Mariani e rappresenta un connubio tra passione vitivinicola e innovazione tecnologica.
La successiva visita del Castello di Poggio alle Mura ha fatto entrare le Donne del Vino in un maniero costruito, nella forma attuale, nel 1438 su una torre di guardia dei Longobardi. Si tratta di uno dei castelli più grandi del territorio senese che oggi ospita un ristorante stellato Michelin, un resort fra i più esclusivi del mondo e il museo del vetro da vino con opere di artisti celebri come Picasso e rarità che raccontano la storia della tecnologia vetraria.
Molto interessante la degustazione orizzontale di Brunello Castello Banfi, Brunello Poggio alle Mura, Brunello Vigna Marrucheto, Brunello Poggio all’Oro e Moscadello Florus
A CAMIGLIANO CON SILVIA GHEZZI
La gita a Montalcino delle Donne del vino è continuata a Camigliano, un borgo raccolto intorno alla Chiesa parrocchiale che nel remoto passato fu certamente abitata dagli etruschi. Divenne poi borgo di una certa importanza in epoca alto medioevale e fu fortificato nel XIII secolo quando vi abitavano 150 famiglie molto numerose.
Il cammello simbolo di Camigliano deriva da un sigillo del Duecento. Si deve forse all’influenza del papato in zona e va legato ai movimenti delle crociate che andavano in terra santa.
Silvia Ghezzi, ospitale padrona di casa, ha organizzato a Camigliano una degustazione verticale di 4 annate di Brunello dagli anni ’80 a quelli più recenti.
E’ seguito un pranzo con qualche contaminazione nordica che richiama l’origine di Silvia: caramelle piacentine ricotta e spinaci abbinati con Rosso di Montalcino 2022, Peposo e patate al forno servite con Brunello di Montalcino 2019.
Il piacere di stare insieme, la bellezza dei luoghi, le due straordinarie degustazioni e la situazione post vendemmiale delle cantine hanno reso particolarmente entusiasmante la gita a Montalcino.