Le festività che fanno ponte sono utili o dannose?
La Confindustria chiede di abolirle per aumentare la produttività mentre il Ministro Gnudi dice che servono al turismo e intanto crea i “Gioielli d’Italia”
L’ipotesi proposta dal Ministro dello Sport e del Turismo Piero Gnudi è di adeguare le festività in base al calendario scolastico in modo da << non depotenziare le loro valenza turistica>>. Gnudi sa bene, come sa anche Mario Monti, che nell’attuale congiuntura economica il turismo è tra i pochi motori della nostra economia. Nel 2011 la spesa degli stranieri in Italia è aumentata del 5,6%. 3 milioni di persone lavorano in Italia nel turismo e il business diretto e indotto è stimato in 150 miliardi ei Euro. Troppo per lasciare questo comparto senza un coordinamento e una strategia complessiva come avviene dal 2000, anno di abolizione del Ministero. Su questo punto il Ministro Gnudi ha le idee chiare: le regioni possono promuoversi in Italia o al massimo in Europa ma non in Cina o in America. Ha perfettamente ragione; ricordo la fatica di spiegare ad alcuni cinesi, anche piuttosto colti, dove si trova l’Italia finché risolsi con la descrizione <<fra l’Europa e l’Africa>>. Per questo Piero Gnudi propone di puntare su un brand Europa per promuoversi in oriente, cioè nell’area con maggiori prospettive di crescita. La Cina che fra dieci anni farà arrivare nel vecchio continente 20 milioni di visitatori all’anno e sarà il primo generatore al mondo di ricavi turistici.
La novità proposta dal Ministro Gnudi sono i “Gioielli d’Italia” comuni di piccole e medie dimensioni con particolare appeal
turistico. Saranno scelti da un comitato probabilmente presieduto dal regista Ermanno Olmi, che li sceglierà fra le località che hanno risposto al bando. Beneficeranno, per 4 anni, di una particolare visibilità. Seguiranno altre azioni simili per le destinazioni di turismo enogastronomico, sportivo, i porti turistici.
visto per voi da Donatella Cinelli Colombini