Montalcino, il medioevo, Cammarosano e Moni Ovadia
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Da 14 anni, a Montalcino viene organizzato il “Laboratorio internazionale di storia agraria” e da 12 il Premio Città di Montalcino per la storia della civiltà contadina. Quest’anno i premi sono stati assegnati allo storico Paolo Cammarosano e a Moni Ovadia. Cammarosano ha parlato della repressione delle libertà individuali nel medioevo. Moni Ovadia attore, drammaturgo, scrittore, cantante e come lui stesso si definisce << narratore delle culture distrutte dalla violenza, delle culture che scompaiono >> come quella contadina e come quella degli ebrei della diaspora, ha raccontato la sua storia e ha cantato
di Donatella Cinelli Colombini
Il “Laboratorio internazionale di storia agraria” è una sosta di summer school frequentata da studenti e giovani studiosi italiani e esteri. Ogni laboratorio approfondisce argomento diverso e molto specifico: il paesaggio e la trasformazione dell’ambiente, il pane e il vino, la famiglia contadina … quest’anno si occupa di “mobilità in ambito rurale” cioè di come e perché avvenivano gli spostamenti di chi abitava in campagna.
Il laboratorio è patrocinato dalle Università di Bologna, Firenze, Siena, della Tuscia e dall’Istituto storico Germanico di Roma. Ha due “padri” che da anni ne seguono amorevolmente lo svolgimento Massimo Montanari più grande esperto italiano di storia dell’alimentazione e Alfio Cortonesi un montalcinese trapiantato in Lazio che è fra i maggiori storici delle campagne.
Tradizionalmente studenti e docenti trasformano in una sosta di “campus” universitario, la tenuta “Crocedimezzo” da Fiorella Vannoni. Un’aula perfettamente attrezzata ma anche ottime pappardelle fatte a mano, splendidi Brunello, appartamenti con mobili antichi e persino una piscina con vista sui vigneti. Come luogo per studiare è il massimo! Anche i docenti sono il massimo: Paolo Cammarosano, Alfio Cortonesi, Angelo Baronico, Francesco Panero, Daniele Perco, Francesco Violante.