
Susan Sarandon all’Università per gli Stranieri
[gplusone]
Siena, I° ottobre, inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università per gli Stranieri. C’è un’ospite eccellente l’attrice Susan Sarandon che racconta la sua esperienza di testimonial ONU in favore della gente “senza voce” , di chi non ha acqua da bere o subisce violenza
di Donatella Cinelli Colombini
Inaugurazione Anno Accademico Università per gli Stranieri
Un’apertura agrodolce per l’Anno accademico della più piccola ma più efficiente degli Atenei di Siena. L’Università per Stranieri che vanta 5.000 studenti e un bilancio in ordine. << con il 2012 finisce l’epoca della sostenibilità economica faticosa e comincia il periodo dell’insostenibilità anche con i massimi sforzi >> ha detto il Rettore Massimo Vedovelli notando, con dispiacere, che lo studio della lingua italiana nel mondo è passata dal 4/5 posto al decimo, in 10 anni, superata anche dal portoghese. Una deriva che segue la marginalizzazione economica del nostro Paese.
Poi Vedovelli ha presentato Susan Sarandon attrice produttrice e “Ambasciatrice di buona volontà” della FAO (Thelma & Louise, Shall we dance? e molti altri). Lei spiga il significato della sua missione: una celebrità mette la sua voce al servizio degli umili, degli oppressi perché questi spesso non vengono ascoltati. E’ una voce fuori dalla politica e dalla burocrazia, per questo a volte è più ascoltata.
La domanda del Rettore è difficile << può il cinema aiutare a cambiare il mondo in meglio?>> ma la Sarandon risponde con coraggio e senza tergiversare: ogni film è un atto politico e può cambiare il punto di vista di moltissime persone. I film importanti sono quelli che aprono il dialogo che aiutano a capire che tipo di libertà e di società vogliamo. I film danno immagini concrete a situazioni economiche e politiche planetarie che altrimenti rimarrebbero concetti astratti.
Bellissimo personaggio questa Susan Sarandon e una bellissima esperienza averla scoltata parlare