Donatella nel Comitato scientifico di “Toscana 2050”
Immaginare la Toscana che vogliamo fra trent’anni; per questo progetto il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ha riunito 15 creativi eccellenti
Di Donatella Cinelli Colombini
Sono fisici, matematici, medici, urbanisti, ingegneri, biologi, sociologi e una contadina … io. Antonio Mazzeo, giovane presidente dell’assemblea regionale, ha chiesto al gruppo di elaborare i primi risultati entro febbraio 2023 prospettando un lavoro interdisciplinare per gruppi tematici: cambiare la città, salute e qualità della vita, cultura, sistemi produttivi, educazione, acqua.
Temi enormi che si riassumono nella parola “benessere” per le persone e per il pianeta.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE ANTONIO MAZZEO E LA TOSCANA 2050
Il Comitato Scientifico Toscana 2050 si è riunito per la prima volta il 18 maggio ed è coordinato da Antonella Mansi e Paolo Dario. Si compone di Fabio Beltram, Marco Casamonti, Stefano Casini Benvenuti, Giulio Deangeli, Donatella Della Porta, Francesco Macchia, Patrizia Marti, Franca Melfi, Paolo Posarelli, Luigi Salvadori, Eike Schmidt, Vincenzo Vespri e da me. Autentici super cervelli fra i quali io, con la mia mente concreta da vignaiola, mi sento in discreto imbarazzo anche se cercherò di portare il mio contributo che sarà sicuramente diverso. Mi faccio coraggio, in fondo immaginare il turismo del vino in Italia o il trekking urbano, come ho fatto in passato, non è così diverso da immaginare come coltivare il cibo nel futuro o accelerare il processo di inclusività per le donne e gli immigrati.
UNA CONTADINA FRA GLI SCIENZIATI: DONATELLA FRA I CERVELLI PIU’ INNOVATIVI DELLA TOSCANA
Passare dalle idee alla loro attuazione, in Italia, appare a tutti una “mission impossible” per la difesa delle troppe rendite di posizione. Ma forse innescare dei processi virtuosi è fattibile. Forse immaginare cose che ancora non esistono è il sistema per aprire le finestre su orizzonti lontani. Bisogna avere coraggio di sognare un nuovo Rinascimento che faccia cambiare marcia alla Toscana.
Per me è una sfida, noi di campagna, siamo sempre stati esclusi dalla progettualità, fino dalla nascita delle città, migliaia di anni fa. Essere coinvolta in un progetto come quello messo in campo dal Presidente Antonio Mazzeo è un onore e una grande opportunità per ascoltare menti geniali e confrontare un modo di pensare, concreto e analogico, con chi ha processi concettuali più vicini al futuro tecnologico che ci aspetta. Passare dalla vigna alla robotica non è cosa semplice ma provarci è entusiasmante. Nel gruppo c’è il primo chirurgo toracico donna, il direttore degli Uffizi, lo studioso ventisettenne che ha preso 3 lauree contemporaneamente in medicina, ingegneria e biotecnologie …. Ascoltarli è un piacere e uno stimolo, che bella avventura!