
EFFETTO MOLTIPLICATORE D-VINO
Le 970 Donne del Vino fanno squadra con progetti sempre più rivoluzionari. “D-vino” porta le professioni del vino nelle scuole turistiche e alberghiere

Progetto D-Vino delle Donne del Vino esperienza di assaggio in una quinta classe
Donne del Vino sempre più numerose e sempre più attive. Splendidi talenti individuali che sanno giocare in squadra e questo fa la differenza.
In economia lo chiamano “effetto moltiplicatore” ed è la capacità di mettere in comune competenze e volontà ottenendo un risultato superiore alla somma degli esiti che i singoli potrebbero ottenere lavorando da soli.
D-VINO LE PROFESSIONI DEL VINO RACCONTATE E MOSTRATE AGLI STUDENTI
E questo effetto moltiplicatore ha dato risultati sbalorditivi nel progetto “D-Vino” che è stato sperimentato in 8 scuole con 500 studenti in Piemonte, Emilia Romagna e Sicilia sotto la guida di Roberta Lanero, Antonietta Mazzeo e Roberta Urso. Il riscontro delle istituzioni regionali, degli insegnanti, degli studenti e dell’opinione pubblica è stato entusiastico ed entusiasmante. Tutti hanno capito la portata rivoluzionaria di questa iniziativa. Il primo e principale vantaggio è per gli studenti degli Istituti Alberghieri e Turistici che in futuro dirigeranno le sale dei ristoranti, la wine hospitality delle cantine, gli alberghi, gli uffici turistici, i tour operators …. Si troveranno a operare con viaggiatori esteri che hanno fra le principali motivazioni di viaggio l’enogastronomia italiana e sapranno rispondere alle loro aspettative.

Progetto D-Vino-visita-nelle-cantine-Florio
Questa circostanza innesca una seconda dinamica positiva: disporre di persone più competenti sul vino in quella che appare come la “prima linea” nel fronte turistico, accresce le prospettive commerciali delle cantine e delle aree di produzione intese come wine destination, in generale dell’intera rete distributiva nazionale e apre dei canali di esportazione del vino verso i Paesi di provenienza dei visitatori.
COINVOLGIMI E COMPREDERO’ L’ESEMPIO DELLE DONNE DEL VINO
Ecco come l’azione di un gruppo di volontarie ha creato una piccola rivoluzione perché nessun Istituto turistico d’Italia e poche scuole alberghiere avevano corsi sul vino prima dell’azione delle Donne del Vino. Ma c’è poi una seconda rivoluzione: il metodo didattico. Le meravigliose socie di Sicilia, Emilia Romagna e Piemonte si sono alternate in cattedra raccontando le loro attività: produttrici, enotecarie, sommelier, ristoratrici, giornaliste, esperte …. Un’applicazione pratica dell’insegnamento di Lao Tzu <<parlami e dimenticherò, insegnami e ricorderò, coinvolgimi e comprenderò>>.
Il panorama dei “mestieri del vino” è stata forse la cosa che ha maggiormente entusiasmato gli studenti. Essi non immaginavano un ventaglio così ampio di possibili sbocchi professionali: dall’esperto di comunicazione web all’addetto commerciale che gira per il mondo, fino a chi studia etichette o realizza foto e video.
Nell’anno scolastico 2022/2023 il progetto “D-vino” si allarga a due scuole per ogni regione italiana per un totale di 15.000 studenti. Tutte le Donne del Vino andranno in aula a raccontare la propria esperienza professionale e porteranno gli studenti a visitare le proprie aziende. Se, come tutti sperano, la sperimentazione dello scorso anno crescerà in modo coerente e armonioso in tutta Italia il Ministero dell’Istruzione dovrebbe poi allargarla, nell’anno scolastico 2023-2024, a centinaia di Istituti scolastici per molte migliaia di giovani.
Le Donne del Vino stanno facendo qualcosa di grande, qualcosa di cui essere orgogliose. Una pratica dimostrazione che i sogni si avverano, quando sono condivisi e quando fanno bene a tutti: al mondo del vino e al nostro Paese.