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Vigne vecchie o vigne giovani? Questo è il dilemma!

Meglio le vigne vecchie per la complessità che conferiscono al vino oppure quelle giovani che danno caratteri varietali ed esuberanza?

Vecchie viti

Vecchie viti

Di Donatella Cinelli Colombini

Gli agronomi e gli enologi ne discutono da anni. La cosa sicura è che le vigne vecchie portano a maturazione un’uva di buon livello anche nelle annate più sfavorevoli ma producono poco. Cioè sono qualitativamente più costanti e capaci di eccellere in qualità ma quantitativamente sono più deboli.
Resta da vedere da che parte pende la bilancia. Uno dei maggiori sostenitori dei vigneti vecchi è Alain Carbonneau

Taill-Hiver-vigne-Mouton-Rothschild

Taill-Hiver-vigne-Mouton-Rothschild

professore emerito che tutti considerano una sorta di genio della viticultura. Le sue parole sono il filo conduttore di un bellissimo articolo della Master of Wine Sally Easton in  The Drinks Business. A suo avviso, la complessità e l’eleganza dei vini provenienti da vecchi vigneti non hanno eguali, soprattutto nelle varietà tardive con il Cabernet Sauvignon e il Carignan.
Château Ausone e Château Mouton Rothschild, molti vigneti della Languedoc producono i vini di punta dalle vigne più vecchie. Ma cosa si intende esattamente per vigne vecchie?