Vuoi un prestito? Porta il vino in banca
Il vino è entrato nel caveau delle banche fra lingotti d’oro, diamanti e titoli. Per la prima volta le banche riconoscono al vino il ruolo di bene d’investimento
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La Goldman Sachs uno degli istituti di credito più importanti degli Stati Uniti, ha accettato a garanzia di un prestito 14.985 bottiglie pregiate.
Una svolta nell’austero mondo degli uomini in abito gessato che fin ora, per dare il loro denaro, accettavano in garanzia solo case, azioni, opere d’arte, oro …. Ebbene ora anche i vini di pregio entrano nell’olimpo dei beni d’investimento durevoli.
Il primo caso è quello di Andrew Cader ex alto dirigente della stessa Goldman Sachs con una cantina del valore di alcuni milioni di dollari. Una cantina, la sua, piena di bottiglie di Bordeaux First Growth (Haut Brion, Lafite, Latour, Margaux and Mouton Rothschild) e Borgogna Grand Cru fra cui un Romanée Conti del 1929. Si tratta dunque di quei vini a cui Liv-ex il sito delle aste dei vini con le quotazioni più alte del mondo, attribuisce una crescita annua dell’11%.