Vini aromatizzati, un nuovo trend in crescita
Flavored wines – vini aromatizzati alla frutta, sono bevande con poco alcool e confezioni festaiole, che sperano di avvicinare i giovani al vino. Oppure no?
Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne
Angelo Faravelli ha studiato, per la COOP Svizzera 5 vini aromatizzati. Non storcete la bocca grastrofighetti! Lo sappiamo tutti che per bevande del genere vengono usati dei vini semplici e non certo il top della Nuova Zelanda o del Collio. Ma esistono anche i vini meno riusciti e forse l’aromatizzazione può offrire loro una nuova prospettiva. Per raccontare la sua esperienza Faravelli l’ha pubblicata nel gruppo Linkedin chiamato “Wine&Spirits. Marketing e Comunicazione nel mercato italiano”, che egli stesso modera. E’ destinato allo sharing, azione che a me piace da morire, condividiamo dunque!
Tutto parte da una dichiarazione di Amy White del californiano Echo Falls su come approcciare i nuovi consumatori. Argomento dibattuto da anni che arriva sempre alle stesse due risposte: creare vini modellati sul gusto di chi è abituato a latte, succo di frutta e Coca Cola oppure proporre ai giovani un percorso formativo che mira subito a vini buoni e alla scoperta dei territori di produzione.
Io propendo per la seconda strategia mentre Amy White per la prima. Sta di fatto, che i “Flavored spirits”con poco alcool, gusti accattivanti e confezioni colorate, negli ultimi anni, sono cresciuti 10 volte di più delle bevande alcoliche tradizionali, fa notare Angelo Faravelli citando uno studio dell’Us. Beverage Alcohol Forum.