Le degustazioni nelle cantine turistiche 2° parte
La sala da degustazione e le degustazioni guidate per i turisti del vino: bicchieri, schede dei vini, tempi, spiegazioni … e tutto ciò che occorre sapere
Di Donatella Cinelli Colombini, Chianti Superiore e Doc Orcia, Fattoria del Colle
Qualche mese fa la Cornell University di New York ha organizzato dei corsi di “selling wine” mostrando come un bel panorama e un ambiente arioso influenzino positivamente la percezione del vino durante l’assaggio. Non sempre è possibile avere un simile scenario in cantina, visto che molti ambienti sono sotterranei, ma è comunque importante curare gli ambienti affinchè risulti accogliente, arioso e rilassante.
La preparazione dei tavoli dove gli ospiti degusteranno il vino non diverge molto da quella di un normale assaggio: tovaglie o tovagliette bianche, calici da vino,
tovaglioli, sputacchiere, pane o biscotti salati, acqua e bicchieri da acqua. Ai normali turisti non vengono distribuite schede da degustazione che invece sono indispensabili per i professionisti. Servono invece i depliant con la spiegazione dei vini e magari le schede descrittive specifiche di ogni tipologia in assaggio.
La successione dei vini segue le regole classiche: prima i bianchi leggeri e poi quelli strutturati, a seguire i rossi in crescita di età e importanza, alla fine i vini dolci. Per ogni vino occorrono almeno 10 minuti e per il servizio serve una persona ogni 20/25 clienti. Con una bottiglia vengono serviti circa 20 assaggi.
I normali turisti degustano due massimo tre vini ma più sale la competenza degli ospiti più cresce il numero di bottiglie in assaggio fino a delle vere e proprie maratone per i grandi esperti. Anche le tipologie dei vini ¬sono diverse a seconda delle esigenze dei clienti.