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La cantina pop a Cannubi arte o provocazione?

La cantina Astemia pentita progettata da Gianni Arnaudo nelle Langhe riapre il dibattito sull’opportunità di innovare o preservare i paesaggi del vino 

Cantina L'Astemia Pentita Langhe

Cantina L’Astemia Pentita Langhe

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

La storia è recente ma capace di incuriosire chiunque ami il Barolo. Sandra Vezza, una piemontese con una vitalità travolgente, è a capo di Italgelatine, gruppo industriale leader nella produzione di gelatine e, più recentemente, della Gufram nel settore del design. La vita non le ha risparmiato prove durissime: è rimasta vedova a 29 anni con un bambino piccolo, ma lei ha saputo reagire e affrontare la vita con coraggio e intraprendenza. Era astemia quando sei anni fa ha acquistato una tenuta nella collina più famosa del Barolo, Cannubi. Per costruire la sua cantina di Astemia pentita si è rivolta a un suo amico architetto di fama internazionale, anche lui piemontese, Gianni Arnaudo, quello del divano a forma di bocca che fece da scenografia alla prima convention dei vini di Langa agli esordi di Slow Food. Arnaudo odia le banalità e ancora più il prevedibile. Ecco che lui progetta per Sandra Vezza una cantina sotterranea con sopra due scatole da vino che ospiteranno uffici e sale degustazioni.