Addio a Giacomo Rallo
Il vino italiano perde uno dei suoi Capitani Coraggiosi: Giacomo Rallo creatore di Donnafugata
Di Donatella Cinelli Colombini
Giacomo Rallo era piccolo di statura con i capelli stempiati e tagliati cortissimi. Dietro gli occhiali i suoi occhi erano sempre attenti e la sua bocca sempre sorridente. Un tempo, quando le cantine votate alla qualità erano meno di adesso lo incontravo spesso, con i suoi abiti classici impeccabilmente stirati e le parole gentili che solo nelle antiche casate siciliane, come la sua, diventano autentiche poesie. Nel vino era un grande, un autentico, pioniere. Fra i primi ad affrontare i mercati internazionali con vini siciliani di eccellenza introdusse la pratica della vendemmia notturna e creò un autentico capolavoro con il Ben Ryé dando un nuovo futuro e un nuovo orgoglio ai passiti di Pantelleria.
L’ho incontrato l’ultima volta nel castello di Barolo durante un evento del Seminario Veronelli. Era seduto dietro di me e io, seppur gentilmente, lo rimproverai di non essere venuto a Montalcino durante “Benvenuto Brunello” 2011 quando celebrammo l’Unità d’Italia con la proiezione, in anteprima, del video “La storia siamo Noi” di Minoli che insieme al talk show moderato da Daniele Cernilli, ripercorrevano la spettacolare ascesa del vino nell’Italia unitaria: dalle osterie locali ai ristoranti stellati delle capitali internazionali.