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Basta flute o coppe usiamo il boccale da Champagne

E’ fatto per lo Champagne Pol Roger e rende omaggio a Wiston Churchill, il celebre statista che ha consumato 42.000 bottiglie di questo vino

Pol Roger boccale da Champagne

Pol Roger boccale da Champagne

Di Donatella Cinelli Colombini

Forse nel tradizionale flûte di cristallo il liquido ambrato scende meglio in bocca e i profumi sono interamente apprezzati dal naso ma certo il boccale da Champagne è qualcosa di intrigante, ha un fascino micidiale e una storia che cattura.
Tutto parte dal nuovo boccale realizzato da John Jenkins Fine Glassware la cristalleria fornitrice della Royal Family. Ha una forma conica e un manico più grande in alto e più stretto alla base dove è decorato con fiorellini, come usava nei boccali d’argento del primo periodo Georgiano. Il vascello inciso a mano nella base del boccale è un chiaro tributo a Wiston Churchill che adorava bere lo Champagne Pol Roger con questo tipo di bicchiere fino a farne una parte

Churchill_V_sign_

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del suo mito. E’ stato calcolato che ne abbia consumato 42.000 bottiglie nel corso della sua vita e, alla sua morte, nel 1965, lo Champagne Pol Roger uscì con etichette listate a lutto.
Si tratta di una cave de Champagne molto particolare, perché, caso quasi unico, è ancora proprietà dei discendenti del fondatore Pol (1849). Si trova a Épernay, produce un milione e trecentomila bottiglie all’anno ed ha fra i suoi clienti la Regina Elisabetta II, infatti è stato usato per le nozze di William e Kate nel 2011.