Busto reliquiario di Sant’Agata Tag

Donatella Cinelli Colombini racconti semiseri d’arte

L’incontro con le opere d’arte è anche l’occasione di racconti semiseri che rivelano un lato poco noto della personalità di Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini Toscana Montalcino Casato Prime Donne

Racconti-semiseri-di Donatella-Cinelli-Colombini-Busto-reliquiario-di-Sant'Agata

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Vivere con “fanatici” come gli storici d’arte, richiede una grossa dose di comprensione, perché nel loro mondo non esiste nient’altro al di fuori dello studio e dei capolavori. Per questo considero un eroe mio marito Carlo Gardini. Il massimo lo toccai con il Professor Luciano Bellosi che era il relatore della mia tesi <<professore mi sposo mercoledì prossimo e una settimana dopo vado a Lille in Francia dove rimarrò alcuni mesi, ma prima vorrei discutere con lei l’indice della tesi>> <<certo>> mi rispose il Professore <<se lei si sposa mercoledì mattina potremmo vederci del pomeriggio>> e io imbarazzatissima <<veramente il giorno del mio matrimonio preferirei di no>> ma Bellosi imperturbabile <<allora vediamoci la mattina dopo alle 9 qui a Firenze>> e dopo la luna di miele buttai giù dal letto il mio novello sposo per arrivare puntuale.

gioielli-sul-reliquiario-di-Sant'Agata

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Per anni la nostra vita di coppia è stata un percorso fra le oreficerie. Qualche mese dopo il matrimonio trascinai mio marito a Catania per vedere il Busto reliquiario di Sant’Agata dell’orafo senese Giovanni di Bartolo. Ero in contatto con Monsignor Scalia e quando arrivai nella cattedrale per la festa estiva della Santa il Monsignore mi fece entrare nella cappella in cui il Prefetto e il Questore assistevano all’estrazione del reliquiario dal caveau sotterraneo in cui viene conservato. Una situazione surreale con una delle coppie che litigava apertamente e i fedeli assiepati fuori della cancellata della cappella che urlavano “Viva Sant’Agata” . Tanta gente portava gioielli che il sacerdote metteva in una scatola di cartone, che si riempiva velocemente d’oro <<tutti vorrebbero metterli addosso a Sant’Agata ma non si può, sulla Santa ci sono solo i gioielli più importanti>> mi disse il sacerdote e in effetti sul busto erano appuntati doni principeschi in due strati sovrapposti . Un valore impressionante <<ma non avete paura a portarla in processione?>> chiesi e il sacerdote sorridendo <<chi tocca Sant’Agata non esce vivo da Catania, non ci riuscirono neanche i tedeschi nell’ultima guerra>>.