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HUB ENOTURISTICI COSA SONO E A COSA SERVONO (2)

GLI SPETTACOLARI HUB ENOTURISTICI FRANCESI E QUELLO SPAGNOLO PIU’ PICCOLO MA AFFIANCATO DA UN PIANO NAZIONALE DI GRANDE RESPIRO. L’ITALIA HA COMPETITOR ESTERI FORTI

 

 

 

HUB enoturistici Beaune Cité des climats et vins de Bourgogne

HUB enoturistici Beaune Cité des climats et vins de Bourgogne

di Donatella Cinelli Colombini #wine destination #wine tourism 

GLI HUB ENOTURISTICI FRANCEESI IN BORGOGNA E A BORDEAUX

Per capire l’importanza degli HUB del vino è bene andare a vedere i musei inaugurati in Borgogna la scorsa primavera. Il progetto è stato completamente inaugurato a giugno con il nome di Cité des climats et vins de Bourgogne ed ha tre sedi Macon, Chablis e Beaune. Il nome fa riferimento ai 1.247 “climats”, Patrimonio Unesco dal 2015 e modello di agricoltura sostenibile per il mondo intero. Le strutture museali hanno un calendario di eventi  comprensivi di percorsi di visita multisensoriali, visite guidate, mostre fotografiche, degustazioni di vini, incontri con i produttori e assaggi di eccellenze agroalimentari, animazioni e incontri con artigiani locali. Il museo di Beaune, con spettacolari rampe circolari che ricordano il Guggenheim di New York ospiterà anche una scuola di formazione sui vini di Borgogna. E’ costato 22,5 milioni di Euro e dovrebbe richiamare oltre 120mila visitatori all’anno. I musei del vino borgognoni non sono i primi in Francia perché a Bordeaux, nel 2016, è stata inaugurata la Cité du Vin , un gigantesco decanter in metallo che ha già accolto 1.500.000 visitatori e che il National Geographic ha messo al 7° posto fra i migliori musei del mondo.