Nero di Troia l’imperatore di Castel del Monte
Con Negroamaro e Primitivo fa parte dei 3 moschettieri pugliesi che stanno conquistando il mondo. Ma è l’unico che rispecchia l’eleganza tipica di questo popolo
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Quanto è bella la Puglia! E’ la regione che è cambiata di più e meglio negli ultimi dieci anni. Intendiamoci, è sempre stata ricchissima di opere d’arte e di un paesaggio mozzafiato, ma ora tutto questo ha una cornice spettacolosa. Bari vecchia, che era in abbandono, oggi è piena di gioiellerie e locali eleganti con musica dal vivo. Lecce è una città salotto con le facciate barocche perfettamente restaurate. Ci sono le coste più di moda in Italia, dove le vacanze si riempiono di feste. E ancora ecco gli alberghi per i matrimoni supervip come quello indiano di Borgo
Ignazia. Oltre al successo turistico e ai centri storici pieni di negozi arredati meglio che a Milano, c’è una campagna coltivata a olivi e vigneti che sembra un giardino immenso e soprattutto ci sono cantine capaci di produrre serie di mezzo milione di bottiglie, di altissima qualità a prezzi bassi, ma proprio bassi.
E’ questa la realtà che mi trovo davanti arrivando a Corato per un convegno sul vitigno Nero di Troia organizzato dalla mia amica Vittoria Cisonno per il Consorzio Castel del Monte. Avevo preparato un power point ma dopo il primo giorno di visite decido di cambiarlo del tutto.