Questa non ci voleva, mio caro Montalcino
Ancora un episodio di cronaca nera a Montalcino per spaccio di stupefacenti
Di Donatella Cinelli Colombini
Sembra non avere pace la nostra cara Montalcino: 5 persone arrestate, 3 con l’obbligo di dimora e altre 15 indagate per aver organizzato una centrale di smercio di cocaina. Alcuni albanesi e qualche locale facevano arrivare la droga da Milano e da Roma per poi venderla in zona sfruttando la copertura del lavoro in tre aziende del vino. Aziende che sono risultate del tutto estranee al losco traffico.
L’operazione “Montalcino Express”, dei Carabinieri di Siena e Montalcino, sotto la direzione dal Sostituto Procuratore Nicola Marini, era iniziata nel 2013 e oggi ha portato alle perquisizioni e al sequestro di 4 kg di cocaina. Un network lucroso che fruttava circa 20.000 Euro al mese.
Un episodio come tanti altri simili, che ogni giorno compaiono nelle pagine dei giornali in ogni parte d’Italia, ma anche un episodio sconvolgente per noi che amiamo Montalcino e abbiamo qui le nostre radici, le nostre famiglie, gli amici e le attività. Abituati a pensare a Montalcino come un luogo tranquillo, legato alla terra e alle tradizioni, amareggia scoprirlo per la seconda volta, in pochi mesi, al centro di episodi giudiziari. Sono casi isolati, è vero, ma soprattutto le notizie di oggi fanno riflettere.