INIZIA IL CONTRATTACCO AL TURISMO CHE UCCIDE LE CITTA’
CHIUDONO ALBERGHI PIU’ SEMPLICI MENTRE LE CASE PRIVATE DIVENTANO ALLOGGI TURISTICI. CITTA’ D’ARTE PRESE D’ASSALTO DA VIAGGIATORI 8 VOLTE SUPERIORE AI RESIDENTI
Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination
Il 57° Rapporto Censis descrive una società italiana 2023 di “sonnambuli” ciechi di fronte ai presagi come se ci fosse una volontà collettiva di rimuovere problemi come il calo demografico e l’espatrio dei giovani laureati.
Ci sono molte scie, ma nessuno sciame, con una direzione ma pochi traguardi, in cui i meccanismi di mobilità sociale si sono usurati.
Il rapporto affronta i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno: l’economia in rallentamento dopo la fine dell’espansione monetaria, i nuovi fermenti e le inquietudini. La fragilità della fase economica positiva, appena passata, emerge notando che, nel 2022, l’Italia era ancora all’ultimo posto nell’Unione europea per tasso di attività e tasso di occupazione.
Uno degli argomenti di maggior peso è il turismo e il cambiamento dell’offerta ricettiva che si sta divaricando: gli alberghi di lusso a quattro e cinque stelle sono sempre più belli, costosi e orientati su un segmento alto spendente. Dall’altro lato chiudono gli hotel più semplici e crescono a dismisura gli affitti brevi, soprattutto nelle città d’arte.