Angelo Gaja e il Calo del consumo di vino in Italia
Per il produttore italiano più conosciuto nel mondo per contrastare il calo del consumo occorre diradare la confusione e per farlo servono rispetto e coraggio
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
I dati ISTAT , diffusi in questi giorni, fotografano un Paese dove, per la prima, volta il numero dei consumatori saltuari ha superato quello dei bevitori abituali. Meno di un italiano su tre beve vino e coloro che lo consumano ogni giorno hanno, nel 97% dei casi, oltre 45 anni di età.
Di Angelo Gaja – 28 maggio 2014
Sul calo inarrestabile del consumo di vino in Italia si sprecano le analisi; mai che si dica della CONFUSIONE che prospera rigogliosa ed allontana i giovani consumatori. La funzione alimentare del vino si va via via esaurendo in favore di quella edonistica: più che di pancia si beve di testa. Così crescono le nicchie di consumatori che vogliono il vino naturale, biologico, biodinamico, sostenibile, libero, pulito, giusto, … e dei produttori che ne assecondano la richiesta; e si invocano nuovi controlli e certificazioni. Ben vengano, purché non si faccia ricorso a denaro pubblico.