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Gioco d’azzardo, alcool, sprechi e milionari

Gli abruzzesi sono i più accaniti giocatori in Italia, i russi invece svettano nella classifica mondiale dei consumatori di alcool. Tante notizie curiose

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Casino

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Il Rapporto Coop 2014 curato da Albino Russo fotografa, come ogni anno, la realtà italiana e internazionale con una particolare attenzione a consumi e tendenze. Lasciando le analisi davvero importanti qui mi soffermerò su alcune notizie curiose come il gioco d’azzardo. Gli italiani spendono 16 miliardi l’anno per giocare, un giro d’affari enorme dove il tradizionalissimo LOTTO vale poco o niente in confronto alle macchinette e alle lotterie.

Marinaio russo

Marinaio russo

Se spalmiamo il gioco d’azzardo sull’intera popolazione italiana otteniamo una media di 273 € pro capite, un’enormità per una popolazione in crisi come la nostra. La sorpresa arriva dalla classifica delle regioni dove la densità di giocatori è più alta: primo Abruzzo seguito da Lombardia, Lazio e Emilia Romagna. Un dato che demolisce la fama dei giocatori meridionali e soprattutto partenopei, infatti, in questa classifica, la Campania segue la Toscana ed è poco sopra la media nazionale. Ogni scommettitore rischia intorno ai 6.000€ l’anno con una perdita media di 1.100 € questo significa che la stragrande maggioranza rimette somme davvero ingenti mentre a vincere è soprattutto lo stato che mette in tasca 8 miliardi di Euro.
Altre notizie curiose riguardano il consumo di alcool nel mondo. Il popolo che ne beve di più sono i russi, seguiti dai polacchi e poi dai francesi mentre noi italiani siamo fra i più virtuosi della classifica internazionale, battuti solo dagli indiani. In termini assoluti i russi consumano una media di 15,1 litri d’alcool all’anno per ogni adulto contro gli 11 dei tedeschi e i 4,3 degli italiani. Ci sono anche altre differenze: in maggioranza i russi bevono superalcolici (51%), i tedeschi soprattutto birra (53%) e noi prevalentemente vino (66%) con risultati completamente diversi in termini di salute e rischi sociali.