Matteo Montone un italiano diventa Master Sommelier
Matteo Montone Sommelier AIS trapiantato a Londra dal 2013, lo scorso anno a Seoul, ha vinto il titolo di World Best Young Sommelier e ora è diventato Master Sommelier
di Donatella Cinelli Colombini
E’ nato a Milano e professionalmente si è formato in Italia diventando Sommelier, nel 2012 attraverso i corsi AIS, ma un anno dopo è partito per Londra e ora gareggia nei concorsi internazionali di sommelerie sotto la bandiera inglese. Una storia che assomiglia a quella di Paolo Basso. Anche Basso è italianissimo di nascita, ha vinto il titolo di Miglior Sommelier del Mondo ASI 2013 concorrendo per la Svizzera.
MATTEO MONTONE COME PAOLO BASSO I SOMMELIER ITALIANI CHE SBOCCIANO ALL’ESTERO
Matteo Montone è più giovane ma si avvia sulla stessa strada, infatti nel 2019 a Seoul in Corea, è diventato World Best Young Sommelier titolo mondiale fra i sommelier di nuova generazione che ha ottenuto battendo lo statunitense Jonathan Eichholz e l’australiano Andres Aragon.
COURT OF MASTER SOMMELIER 267 MEMBRI DI TUTTO IL MONDO E SOLO 2 ITALIANI
A questo riconoscimento, il 31 ottobre scorso, Matteo ha aggiunto quello di membro della Court of Master Sommeliers, superando tutti e tre gli esami al primo tentativo. Cosa, quest’ultima, quasi incredibile perché si tratta di selezioni durissime. I Master Sommeliers sono il più esclusivo, elitario e autorevole sodalizio di sommelier a livello internazionale. Nato nel 1969, organizza corsi in tutto il mondo, ma solo 267 professionisti sono riusciti a superare tutti gli esami finali. Recentemente il gruppo statunitense dei MS è stato scosso da uno scandalo per molestie sessuali ma nonostante le intemperanze a luci rosse, a cui verrà posto rimedio con decisione e in tempi stretti, l’associazione è forte e conosciuta come quella che riunisce il TOP dei sommelier mondiali.
Come sempre avviene, nei circuiti più esclusivi degli esperti di vino internazionali, i Master Sommeliers italiani sono pochissimi. Forse sono solo due, Matteo e Gino Nardella divenuto MS nel 1979 e anche lui residente in UK. C’è da chiedersi come mai i nostri migliori talenti rivelino le loro capacità solo quando vanno all’estero. Un’amara costatazione che ci porterebbe lontano.