JULIO VELASCO COSA INSEGNA A NOI DEL VINO
IL SUPER ALLENATORE DI VOLLEY SA ANCHE PARLARE ALLE IMPRESE SUL CONCETTO DI SQUADRA, SULL’OCCHIO DI TIGRE, LA CULTURA DEGLI ALIBI E GLI ERRORI
di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination
Dopo le Olimpiadi di Parigi e la strepitosa vittoria della squadra femminile allenata da Velasco, le conferenze del coach argentino sulla costruzione del gioco di squadra e il percorso che porta al successo hanno cominciato a moltiplicarsi online.
La cosa più evidente è la straordinaria capacità di Velasco di farsi capire. Usa esempi, racconta aneddoti e non concetti astratti. Se consideriamo che Velasco è laureato in filosofia è davvero sorprendente. Ma non è una tecnica inventata dai giornalisti televisivi per comunicare più efficacemente, anche Gesù usava le parabole per farsi capire.
Ma l’efficacia delle sue narrazioni nasce dal fatto che sanno di vero. Velasco non nasconde gli errori, i lavori umili fatti da giovane, si prende in giro e non si vanta <<a chi mi dice “tu puoi fare così perché sei Velasco” io rispondo “io sono Velasco perché faccio così”>> cioè ho il coraggio di fare scelte difficili.
Mi sono chiesta cosa può insegnare Velasco a noi del vino e ho capito che nelle sue conferenze ci sono argomenti che tutti i produttori dovremmo ascoltare e applicare.