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VENDEMMIA TURISTICA ISTRUZIONI PER FARLA

GRAZIE ALLE CITTA’ DEL VINO LA VENDEMMIA TURISTICA E’ ORA AUTORIZZATA IN ITALIA SECONDO ALCUNE PROCEDURE E CON QUALCHE ACCORTEZZA PER RENDERLA CONVENIENTE

 

 

 

vendemmia turistica come organizzarla correttamente

vendemmia turistica come organizzarla correttamente

Di Donatella Cinelli Colombini #wine destination 

Grazie al Protocollo elaborato dall’Associazione Nazionale Città del Vino e firmato il 12 luglio dal Presidente Radica e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro la vendemmia turistica è ora regolamentata in tutta Italia. Va riconosciuto un grande merito ad Angelo Radica e al suo board per aver agito tempestivamente e in modo appropriato su una materia che rischiava di creare seri problemi ai turisti e alle cantine.

Tutti i dettagli su questa normativa vengono illustrati dal Presidente delle Città del Vino in un capitolo specifico di questo manuale.

Io mi limiterò a spiegare alle cantine come organizzare l’accesso dei wine lovers nelle vigne nel momento della raccolta dell’uva traendo le indicazioni dal bellissimo corso  proposto da Marco Giuri e Daniele Borri rispettivamente esperti di legislazione e gestione della sicurezza.

COME ORGANIZZARE LA VENDEMMIA TURISTICA

Bisogna premettere che la vendemmia turistica non può essere organizzata estemporaneamente con i turisti che arrivano all’improvviso e acquistano un’esperienza di raccolta dell’uva.

Le cose da preordinare sono molte e in primo luogo l’individuazione di un “preposto” cioè del titolare o di un dipendente con autorità riconosciuta, buona formazione sull’azienda, sulla viticultura, l’antinfortunistica e il primo soccorso. In altre parole una laurea in lingue non basta, ci vogliono una piena padronanza dei luoghi, dell’argomento e dei possibili rischi di ogni singola attività acquisita nei corsi.  Ogni tutor può gestire un massimo di 8 turisti. Sia i preposti che i vendemmiatori turisti devono indossare un badge che li identifica.