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CHEF’S TABLE OVVERO A TAVOLA CON LO CHEF

Il posto VIP al ristorante cambia location; non è più al centro della sala ma quasi in cucina sul banco davanti allo chef che lavora

 

chef's-table-Damì Maison-Ischia

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di Donatella Cinelli Colombini

Si tratta di una moda che prende nomi diversi a seconda del tipo di ristorante: sushi corner, table du chef, bancone, chef’s table … e c’è già chi cerca di fare un elenco dei migliori ristoranti dove è possibile mangiare assistendo al balletto di mani, cappelli e fuochi che conducono alla preparazione di piatti prelibati.

 

CHEF’S TABLE CHI PRENOTA LA PRIMA FILA DELLO SHOW COOKING

Si tratta di show cooking esclusivi perché il cliente è seduto in prima fila a tu per tu con il maestro cuciniere. Un’esperienza entusiasmante per chi ama l’alta cucina – i così detti foodies – oppure si è stufato di mangiare mentre tutti lo guardano e vuole recuperare l’intimità e la manualità del cibo. Le vere celebrities oppure i super ricchi, soffrono e non cercano la visibilità, e sono fra quelli che possono permettersi e forse apprezzare davvero l’esperienza del tavolo con lo chef.

 

Perché mangiare in ristoranti storici ha più sapore

I 64 ristoranti italiani di antica tradizione hanno nomi celebri: La Bersagliera a Napoli i Dodici Apostoli a Verona Savini a Milano l’Osteria del Bai a Genova

Dodici Apostoli Verona

Dodici Apostoli Verona

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Luoghi in cui la tradizione la mangi, la vedi e la abiti …. Insomma un fascino impalpabile che assomiglia a quello dei teatri, dove aleggia lo spirito degli artisti che ci hanno lavorato. Questi ristoranti sono popolati dal ricordo di grandi chef e di clienti celebri, ogni piatto ha una storia che lo distingue e lo rende unico. In alcuni casi, come la focaccia al formaggio di Manuelina di Recco, i piatti sono proprio nati li. Per questo mangiarci fa entrare nel mito. E’ insomma un’esperienza che rimane impressa nella memoria anche quando la cucina non è da stella Michelin ( ma Del Cambio ce l’ha) e la gestione è cambiata decine di volte.

Ristorante_Savini_Milano

Ristorante_Savini_Milano

Il nostro viaggio nei ristoranti storici parte da un delizioso articolo del blog dissapore e prosegue nell’annuario dell’Associazione dei locali storici d’Italia che mi arriva ogni anno da un vecchio e caro amico, Enrico Guagnini.
La maggior parte di questi ristoranti sono dell’Ottocento ma tre affondano le loro radici fino al Quattrocento: l’Antica locanda del Mincio (1407) a Valeggio, l’Onkel Taa di Parcines in provincia di Bolzano (1430) e l’Albergaccio a San Casciano Val di Pesa (1450). Tutti e tre hanno storie incredibili, nella locanda si fermò Napoleone nel 1796 quando cacciò gli austriaci al di là del Mincio. Nel ristorante Museumstube Bagni Egart Onkel Taa ci sono le tinozze per acqua termale in cui fare il bagno mangiando come usava nel medioevo, qualcosa che attrasse qui anche l’Imperatrice Sissi e Francesco Giuseppe d’Asburgo. Infine l’Albergaccio si chiama anche Tavernetta Macchiavelli perché l’autore del Principe vi dimorò durante il suo esilio fuori da Firenze.