Sentiamolo strano! Sesso e rock …. nel profumo di vino
Al bando la banalità, Vinitaly 2014 ci propone i vocaboli estremi con cui viene descritto un vino: dalle figurine Panini a David Bowie
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
E’ una trovata geniale! Carlo Alberto Delaini capo ufficio stampa di Vinitaly ha chiesto ad alcuni dei maggiori esperti di vino quali sono le parole più lontane dal classico gergo da Sommelier, che loro hanno usato. Il risultato è divertentissimo: Luca Gardini Campione del Mondo sommelier 2010 ha trovato la “cipria” in un Barolo di Serralunga.
Paolo Baracchino è più audace e sente “il sesso sfrenato” nello Champagne. Poi si inoltra in sentori di colla cioè coccoina (mela) e vinavil. La colla è un odore importante anche per Eleonora Guerini del Gambero Rosso che in qualche vino sente quella dell’adesivo delle figurine Panini. Gigi Brozzoni della Guida Veronelli detesta trovare odore di porro cotto” nei rossi giovani. A mio avviso è una puzza detestabile in qualunque vino.