30 candeline per Barolo & Co
Ecco Elio Archimede, un signore piemontese apparentemente pacioso ma in realtà guerrigliero, che da 30 anni racconta al mondo la terra del Barolo
Ho conosciuto Elio Archimede quando arrivò a Montalcino per occuparsi della promozione del nostro territorio. Erano gli anni eroici in cui i vignaioli del Brunello erano pochi ma uniti nel tentativo di far riconoscere il loro valore nel mondo. Archimede impostò la comunicazione su valori concreti: il lavoro e l’impegno richiesto da una produzione enologica d’eccellenza, le tradizioni locali, del vino e non solo … Valori veri ma da cui i montalcinesi cercavano, in quel momento e forse inconsapevolmente, di staccarsi, valori che sono germinati lentamente e che, a distanza di anni, sono ora alla base dell’orgoglio vignaiolo di chi produce Brunello. Nel Liceo Scientifico di Siena c’era la classe di <<quelli del contado>> in cui erano relegati, come nel medioevo, gli studenti dalla provincia e tutt’ora dire <<sei un contadino! >> è un’offesa pesante. Per questo forse Elio Archimede sembrò, in quel momento, meno brillante rispetto a certi suoi predecessori che basavano la comunicazione su personaggi famosi, eventi glamour e polvere di stelle. Oggi invece il suo apporto prende tutt’altro spessore.