Nella Piazza del Campo ci nasce la Verbena
La verbena, pianta con virtù afrodisiache e anti-vampiri, nasce, secondo la tradizione, in piazza del Campo a Siena, ma nessuno l’aveva mai vista fino al covid
Di Donatella Cinelli Colombini
DALLA CANZONE POPOLARE ALLA STORIA DI PIAZZA DEL CAMPO A SIENA
C’è una canzone molto nota a Siena che dice <<nella Piazza del Campo ci nasce la verbena, viva la nostra Siena, la più bella delle città>>. Ho sempre trovato sorprendente questo testo perché la superficie della piazza è coperta di uno splendido pavimento a mattoni disposti a lisca di pesce e divisi da strisce di travertino convergenti nel punto più basso come in un ventaglio. In quel punto c’è il “gavinone” cioè la chiavica che porta l’acqua piovana fuori della piazza. E’ chiusa da una pregevole scultura in bronzo dell’artista Massimo Lippi che richiama un groviglio di rami. Durante il lockdown la piazza è rimasta per la prima volta deserta dall’epoca della sua costruzione e, sorprendentemente, l’erba è cresciuta di nuovo nelle connettiture dei mattoni. Una circostanza che ha commosso il popolo del Palio che ama il Campo come, e forse più della propria casa. Le foto della piazza verde hanno imperversato per giorni nei social e tutti aspettavano la fine della “reclusione covid” per vedere se l’erba fosse veramente verbena.
PIAZZA DEL CAMPO LUOGO UNICO PER BELLEZZA, ARMONIA E LEGGENDA
In origine la piazza era effettivamente un campo e gli edifici, dove sorge ora il Palazzo Pubblico, avevano la facciata principale rivolta a valle. Solo con la costruzione dello spettacolare edificio attuale, fra il 1297 e il 1310, il campo diventa una vera piazza. Quando ero assessore al turismo del Comune di Siena ho trascorso 10 anni in quel palazzo, che è giustamente considerato l’edificio civile, di epoca gotica, più bello del mondo. La finestra del mio ufficio era la quarta da sinistra, al secondo piano.
Piazza del Campo ha avuto il primo “regolamento edilizio” della storia. Infatti, negli statuti del 1262 furono stabiliti l’obbligo di realizzare solo finestre bifore o trifore cioè divise “a colonnelli” e la proibizione di costruire terrazzi insieme al miglioramento dei dodici accessi.
La piazza e il Palazzo Pubblico nascono dunque con grandi ambizioni in una città ricchissima con i banchieri senesi che trattavano con i sovrani e il papato.
Tuttavia, nei canti popolari, l’erba della pizza che in origine era un campo, viene messa in grande rilievo. Una circostanza molto strana.