Vigneti eroici: molto alti o molto vecchi
Finalmente arriva un Decreto Legge che tutela la viticultura eroica cioè quella aggrappata alle montagne e quella dei vigneti storici
Di Donatella Cinelli Colombini
Quali sono i vigneti eroici? Quelli che comportano più lavoro che uva, quelli che hanno un grande valore paesaggistico, sociale e storico ma non sono remunerativi.
Si tratta di vigneti che verranno abbandonati quando i nonnetti che li coltivano per passione, moriranno. Per questo è indispensabile un provvedimento che riconosca il valore della viticultura eroica e apra le porte al sostegno economico che ne permette la sopravvivenza.
I VIGNETI EROICI DELLA SVIZZERA FORTEMENTE SOSTENUTI DAL GOVERNO
In Svizzera sulle pendici del Lago Lemano ho visto vigneti in fazzoletti di terra aggrappati alle pendici alpine con pendenze assurde e con dimensioni talmente piccole da non consentire alcuna meccanizzazione. Quando mi hanno detto che i trattamenti venivano fatti con l’elicottero e questo obbligava i vignaioli di scegliere collettivamente il biologico o il convenzionale, mi sono resa conto di cosa significasse una simile produzione sia in termini economici che di coesione sociale. Poi mi hanno detto che il Governo elvetico riconoscendo il valore paesaggistico e storico della viticultura eroica, l’aiutava con forti incentivi. Una strategia che ha scongiurato l’abbandono delle vigne, ha salvaguardato il paesaggio e ha consentito la crescita qualitativa dei vini svizzeri.
VIGNETI EROICI IN VALTELLINA
Anche in Valtellina ho visto vigneti dello stesso tipo, vigneti dove la terra viene trasportata con l’elicottero sugli speroni di roccia, la coltivazione è durissima e totalmente manuale. Lo scenario è meraviglioso, erede di una storia millenaria. Ma i prezzi dei vini non sono certo quelli svizzeri e neanche i contributi pubblico sono quelli svizzeri, quindi i vignaioli sono davvero degli eroi.
VIGNETI EROICI CON OLTRE SESSANTA ANNI DI ETA’
Così come sono eroici i produttori che salvaguardano i vigneti storici, quelli piantati prima del 1960 che oggi danno poca uva ma vini di enorme personalità e complessità. Si tratta spesso di appezzamenti marginali, in cui sono piantati vitigni autoctoni, che hanno la loro ragion d’essere solo nella qualità perché non hanno economicità di gestione. La degustazione di vini da vigneti storici organizzata dalle Donne del Vino durante il Vinitaly 2018 è stata definita da Ian D’Agata una delle più sorprendenti e entusiasmanti da lui mai guidate.