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La guerra dei ristoranti contro l’agricoltura

FIPE contro l’agriturismo e l’enoturismo: i pubblici esercizi si sentono abbandonati e attaccano. Nel turismo si vince in squadra! E’ meglio unire le forze

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Ristoranti contro l’ agricoltura  Fattoria-del-Colle-l’unione-fa-la-forza

Di Donatella Cinelli Colombini, Toscana, agriturismo, Fattoria del Colle

Per capire cosa sta succedendo vi racconto quello che è successo a me. Alcuni mesi fa è uscita la nuova classificazione toscana degli agriturismo con 5 livelli, come gli alberghi. La Fattoria del Colle puntava ovviamente al massimo punteggio (appartamenti, ville, camere con bagno, ristorante,  3 piscine, campo da tennis,  centro benessere, scuola di cucina, 3 parchi, 4 percorsi per trekking …) ma scopriamo che il ristorante, regolarmente autorizzato come pubblico esercizio, non può essere considerato fra i servizi offerti agli ospiti e quindi, la nostra struttura è classificata con un girasole, il punteggio minimo come i piccoli agriturismi senza servizi.

Ristoranti-presidio-dell'agroalimentare-locale-bolliti Osteria del Borgo Arrù

Ristoranti-presidio-dell’agroalimentare-locale-bolliti Osteria del Borgo Arrù

Per non avere quello che giudicavamo un giudizio disastroso per la reputazione della Fattoria del Colle e per le sue prospettive commerciali, abbiamo dovuto riportare nell’agricoltura il ristorante e tutti i suoi magazzini. Scopriamo inoltre che i ristoranti agrituristici hanno la possibilità di servire pasti anche a chi non pernotta con la sola restrizione di usare solo alimenti toscani (con eccezione di caffè, pepe e simili).

Da un punto di vista fiscale e retributivo poco cambia fra pubblico esercizio e ristorante agrituristico. Rimane l’amarezza di aver buttato via soldi e tempo per deruralizzare i locali e acquisire la licenza di ristorazione che ora riporteremo in comune.

Tuttavia è giusto fare una riflessione sulle logiche “politiche” che stanno dietro alla nuova legge sull’agriturismo toscano, così come sulle norme relative ai “Distretti del Cibo” (40 milioni in 3 anni) e all’enoturismo che sono stati inseriti all’interno dell’ultima legge di Bilancio.