Maietta conclude la sua presidenza dei Sommelier AIS
Il Presidentissimo AIS Antonello Maietta lascia lo scettro dopo un mandato di 12 anni che ha cambiato il volto della più grande associazione italiana dei Sommelier
di Donatella Cinelli Colombini
Antonello Maietta lascia la presidenza a Sandro Camilli di Amelia in Umbria che guiderà AIS per i prossimi 4 anni. Avrò modo di parlare di lui, ora vorrei raccontarvi di Maietta. Non è la personificazione del Sommelier AIS ma poco ci manca. Senza dubbio è fra i personaggi più carismatici di questa associazione fino da quando, nel lontano 1990, vinse il concorso di miglior Sommelier d’Italia. Ha cominciato la carriera di assaggiatore giovanissimo, negli anni eroici in cui la cultura del bere raffinato si faceva strada in mezzo a un’ignoranza diffusa. C’era tanto da fare: bicchieri sbagliati, temperature di servizio sbagliate, carte dei vini scriteriate, scarsità di persone formate…. In situazioni del genere, chi ha talento e competenze, può reagire in modo diversi. C’è chi si monta la testa, chi mugugna e chi invece si rimbocca le maniche per cambiare le cose. Antonello Maietta ha lavorato tanto, ma proprio tanto per diffondere la cultura del vino ed è stato uno dei protagonisti dell’ascesa delle bottiglie italiane verso i vertici internazionali.
ANTONELLO MAIETTA DA MIGLIOR SOMMELIER ITALIANO A PRESIDENTE AIS
Dal 2010 è presidente dell’Associazione Italiana Sommelier, il sodalizio italiano più grande della sommelerie. Non è stata una presidenza facile. Lo scontro con Franco Ricci concluso nel divorzio che portò alla nascita della Fondazione Italiana Sommelier – Bibenda ha avuto toni e dimensioni di una contesa d’altri tempi. Prima erano amici. Ricordo di aver partecipato anch’io, in qualità di vicepresidente del Consorzio, alla degustazione romana dei produttori del Brunello di Montalcino organizzata in concomitanza con l’elezione del consiglio che portò alla presidenza Maietta. I vini di Montalcino, presentati dai loro produttori, nelle splendide sale dell’Hilton (ora Cavalieri Waldorf Astoria Hotel), incentivarono la frequenza alle urne dei sommelier romani.
Negli anni successivi la contesa fra Franco Ricci e la dirigenza AIS divenne sempre più forte fino a farla definire “un incubo” dallo stesso Maietta. Alla fine ci furono la divisione e gli avvocati con un epilogo che mi riempì di tristezza per l’amicizia e la stima che mi lega a entrambi e la convinzione che negli scontri non ci sono vincitori ma solo perdenti.