Le Monache della Fattoria del Colle
Fra gli appartamenti agrituristici della Fattoria del Colle, quello che si chiama Monache ha una delle storie più intriganti e parte dell’arredamento originario
di Donatella Cinelli Colombini
L’appartamento si trova al secondo piano della villa cinquecentesca, nelle stanze che, fino a cento anni fa ospitavano le monache e i frati “da cerca” cioè quei religiosi che giravano le campagne per farsi regalare uova, formaggio, cacio pecorino o farina da portare nelle loro abbazie. Le grandi tenute offrivano da dormire a questi religiosi e la Fattoria del Colle aveva una stanza riservata con due letti e un armadio dove c’erano le lenzuola e gli asciugamenti del loro “corredo”. Erano tessuti a mano, con un grosso cotone ruvido e le iniziali ricamate in rosso LS, cioè Livio Socini, nome del mio bisnonno che fu sindaco di Siena nel 1914-16.
FRATI E MONACHE VERE E FRATI E MONACHE FINTE
Ma non tutti i frati e le monache mendicanti erano vere. Giravano per le campagne dei ladroni travestiti da frati che, notte tempo, si intrufolavano nella cucina e nello scrittoio del fattore cioè nell’ufficio del manager della tenuta, per rubare. Per proteggersi da una simile eventualità i frati venivano letteralmente chiusi dentro e la finestra da cui era possibile uscire passando dai tetti è chiusa con una grata.
Il racconto dei ladroni travestiti da frati era uno dei miei preferiti quando ero bambina. Anche la camera delle monache mi piaceva moltissimo perché era piena di segreti e avventure.
LA FATTORESSA E LA STIRERIA DELLA FATTORIA
Ancora oggi la camera delle monache ha i mobili originali che l’arredavano un secolo fa e tutto l’appartamento trasmette l’intimità e il calore come solo i luoghi autentici, riescono a fare. Oltre a due camere e il bagno, l’attuale appartamento agrituristico, ha una cucina con un piccolo caminetto non più in uso. Anticamente questa stanza era la stireria.