BIOLOGICO IN ITALIA DAGLI IDEALI AL MERCATO
DAL SOGNO DEI PIONIERI DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA AL BIOLOGICO INDUSTRIALE CHE SOSTITUISCE ALLA SUSSISTENZA IL CRITERIO DEL PROFITTO. LA RICERCA DEI LIMITI
Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination
La fondazione Micheletti ha condotto 30 interviste ai pionieri del biologico per capire come si è evoluto questo comparto e quali sono le sue prospettive future rispetto a un’agricoltura sostenibile sia in termini ambientali che sociali.
L’EPOCA DEI PIONIERI DEL BIO CON IL LORO SOGNO DI CAMBIARE IL MONDO
Sullo sfondo c’è l’aspirazione a forme organizzative plurali in grado di “moralizzare il mercato”. Qualcosa di diverso e più professionale rispetto al romantico ritorno alla contadinità e del contrasto dell’innovazione tecnologica che ha mosso i pionieri. La prima generazione ha fatto un cambio di vita totale anche nei valori. Essi hanno agito da veri rivoluzionari spesso partendo da ideali “cattocomunisti” e da un’educazione legata alla città e al pacifismo. Hanno sempre cercato di riunirsi ma non sono mai riusciti a unire le “riserve indiane” dei loro piccoli gruppi in un grande movimento capace di cambiare il sentiment collettivo.