Le mogli hanno sempre ragione
Nuovo libro e nuovo successo di Luca Bianchini che questa volta si cimenta con il genere poliziesco sempre in chiave ironica e dissacratrice
di Donatella Cinelli Colombini
Ho sempre saputo che scrivere libri gialli è difficilissimo. Figuriamoci poi la difficoltà di scrivere un poliziesco che mette a nudo le vanità italiane!
LUCA BIANCHINI E IL SUO PRIMO LIBRO GIALLO
In fondo al libro il mio amico e ottimo scrittore Luca Bianchini ammette che si è trattato di un’impresa eroica <<ho deciso di scrivere un “giallo” in un periodo in cui si poteva viaggiare solo con la fantasia. Una sfida che non avrei mai affrontato senza l’aiuto di Agatha Christie>>.
Luca ha vinto la sfida “Le mogli hanno sempre ragione” (Mondadori pp.237 € 18,50) è un ottimo libro. E’ divertente, avvincente, capace di far sorridere delle nostre vanità e rivalutare le passioni, anche quelle nascoste. Di Agatha Christie c’è solo il finale con la riunione plenaria dei sospettati ma lo stile è italianissimo e richiama Giovannino Guareschi nel suo racconto di Don Camillo e Peppone. L’ambiente è diverso perché la saga di Polignano scritta da Luca Bianchini e iniziata con “Io che amo solo te”, è lontana da Ponteratto nella Bassa emiliana ma lo stile narrativo è simile. Luca come Guareschi e, per altri versi come Eduardo De Filippo, mette in ridicolo i vizi più diffusi di noi italiani: la vanità di sembrare più di quello che siamo, l’ipocrisia di nascondere le verità che sanno tutti, la curiosità per i fatti degli altri ….. ma anche la scarsa attenzione agli aspetti più veri e più belli della nostra personalità. Va a finire che per correre dietro alla vanagloria non dedichiamo abbastanza impegno a coltivare il talento che possediamo e che finisce per emergere quasi per caso.