La wine destination Fattoria del Colle riapre a maggio
Non vediamo l’ora di mostravi la nuova cantina con la zona spumante, i piccoli restauri, l’orto e farvi assaggiare le nuove annate dei vini le nuove ricette
di Donatella Cinelli Colombini
Siamo stati chiusi al pubblico ma non siamo mai stati fermi. Chi ci ha seguito sui social ha visto i premi che arrivavano da tutto il mondo per i nostri vini, la nascita del safari fotografico e la nuova cartellonistica, la sperimentazione dei piatti da parte della chef Doriana, le bottiglie di spumante sulle pupitre, la piantagione delle erbe spontanee valdorciane nell’orto ….
WINE DESTINATION: SALA IMMERSIVA CON LA VIGNA NELLE 4 STAGIONI
Tante piccole cose che stanno trasformando la Fattoria del Colle in una wine destination capace di offrire esperienze autentiche e coinvolgenti con il vino e con le antiche tradizioni toscane.
Ovviamente i cambiamenti più grandi sono nella cantina della Fattoria del Colle. La tinaia è ora chiusa ed ha una pensilina che coprirà l’uva in arrivo durante la vendemmia. Nella zona di confezionamento è già in funzione la nuova imbottigliatrice e fra poco ci sarà la nuova etichettatrice per garantire la massima cura anche nell’ultimo ma importante momento della produzione del vino. C’è una stanza immersiva dove i visitatori potranno vedere e sentire quello che avviene nella vigna nelle 4 stagioni e nelle diverse ore del giorno. Per imparare che la luce cambia il paesaggio e le cicale non si sentono sempre, ma anzi l’estate e l’inverno hanno i loro rumori e la tramontana ha un suono diverso dallo scirocco, mentre le campane sono ancora l’orologio delle campagne. Un’esperienza immersiva dove suoni, immagini e luci insegnano ai turisti che la meravigliosa campagna che hanno introno va guardata con occhio attento e fra qualche mese sarà completamente diversa.
UNA CANTINA CHE SOMIGLIA AD UN BOSCO CON DENTRO BOTTIGLIE
La nuova bottiglieria sotterranea di 450 mq (18°C) contiene la stanza, a temperatura più bassa (12°C), dove lo spumante riposa sui lieviti dopo la presa di spuma. Si tratta di una produzione artigianale di 1800 bottiglie all’anno di spumante metodo classico ottenute da uve Sangiovese. Anche il remuage delle bottiglie sulle pupitre viene fatto a mano.
La cosa più spettacolare è il rivestimento esterno della nuova sezione della cantina con un bosco in corten disegnato dall’Architetto Elisa Boldi a somiglianza delle querci nel periodo invernale. Di notte il bosco di metallo è retroilluminato e fa pensare ad uno scenario fiabesco. Naturalmente la cosa più preziosa, anche se meno scenografica, sono le bottiglie all’interno. Stanno ottenendo una raffica di premi da tutto il mondo. Gli ultimi sono dalla GuidaBIO che ha assegnato l’eccellenza di 5 foglie al Chianti Superiore 2018 e 4 foglie al Leone Rosso Doc Orcia e al Rosso di Montalcino Doc 2018.