Scrittrice esordiente molto brava: Cecilia Lombardi
Cecilia Lombardi, fotografia della Toscana moderna con le sue piccolissime tragedie. Una rinascita che arriva da dove meno te lo aspetti
Di Donatella Cinelli Colombini
Credi di conoscere una persona, la consideri una donna con i piedi per terra e senza troppe fantasie. Poi scopri che in lei c’è molto di più e che ha scritto un libro bellissimo, ma proprio bellissimo. Il romanzo si intitola Le Piccolissime Tragedie (Le Parche Editore pp. 276 €15,50) ed è l’esordio letterario di Cecilia Lombardi.
LA REALTA’ ITALIANA DESCRITTA DA CHI LA CONOSCE E LA SA INTERPRETARE
Un italiano scorrevole e di grande efficacia come chi legge molto e scrive molto. Penseresti ad un intellettuale, un giornalista e non ad una addetta al turismo.
Una tecnica narrativa attuale e molto originale. Una trama di piccolissime tragedie quotidiane che ha il solo difetto di essere troppo diffusa e normale per fare evadere il lettore. Anzi lo tiene attaccato alla realtà come una fotocopia.
In parte il romanzo è chiaramente autobiografico ma lo spessore dei personaggi fa venire in mente John Steinbeck di Pian della Tortilla con quel pizzico di ironia che alleggerisce le situazioni più realisticamente dure. La protagonista Serena si sfoga al telefono componendo un numero a caso e raccontando quello che sente senza sapere con chi sta parlando. Le reazioni sono diverse: c’è chi dice parolacce, chi cerca di aiutarla, chi tenta un approccio con proposte audaci.