Luigi Socini Guelfi, protagonista del Novecento senese
A 10 anni dalla morte Siena rende omaggio a uno dei suoi figli più capaci, coraggiosi e appassionati: Luigi Socini Guelfi. Un uomo da cui trarre ispirazione
Di Donatella Cinelli Colombini
E’ morto a 102 anni nella notte fra il 17 e il 18 agosto 2008 chiedendo discrezione e preghiere. La sua Contrada del Bruco, aveva appena vinto il Palio e lui, che era stato capitano vittorioso, aveva esposto fuori di casa la bandiera di cui era tanto orgoglioso. Ora, a distanza di 10 anni è giusto valorizzare la grandezza di un uomo straordinario per trarre coraggio dal suo esempio in un’epoca come quella attuale, in cui troppo spesso viene seguita la convenienza invece del dovere e la politica è diventata un mercato di interessi personali anziché la costruzione del bene comune.
Luigi Socini Guelfi, per me zio Gigi, discendeva da una famiglia senese antica e importante, quella di Lelio e Fausto Socino che, nel Cinquecento furono fra i maggior sostenitori della riforma protestante in Italia. Il Padre di Luigi, il mio bisnonno Livio, era un industriale nel settore della distillazione ed era stato sindaco di Siena dal 1916 al 18 portando in città il tranvai e la luce elettrica. Poco più tardi Livio acquistò la Fattoria del Colle a Trequanda che oggi io amministro.