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Paolo Penko l’orafo fiorentino di Toscana Lovers

Un orafo,  il vero artigiano d’arte fiorentino  non un artigiano d’arte come tanti. Paolo Penko unisce estro, cultura, tecnica e grande tradizione

Paolo Penko nella sua bottega orafa

Paolo Penko nella sua bottega orafa

Quando, nel 2015, il Comune di Firenze, Modo Fiorentino e l’Osservatorio dei Maestri d’arte, dettero vita al progetto “Lo scrigno segreto” che esponeva a Palazzo Medici Riccardi le migliori opere dell’artigianato artistico toscano, chiamarono per primo Paolo Penko con le <<sue gioie, la loro unica bellezza>> come scrisse il sindaco Dario Nardella. Dal 2007 le sue creazioni sono esposte nel Museo degli argenti, in Palazzo Pitti, insieme ai capolavori del tesoro dei Granduchi, sono dunque entrate nella storia dell’arte italiana e non solo nel catalogo del museo.
Paolo Penko non è dunque un artigiano come tanti altri, è l’artigiano artista nel vero senso della parola come furono, prima di lui, Ghiberti o Cellini. E’ il vero erede dell’arte orafa rinascimentale.

Paolo-Penko-l'orafo-di-Toscana-Lovers

Paolo-Penko-l’orafo-di-Toscana-Lovers

Avere le sue opere nei negozi Toscana Lovers di Siena e Bagno Vignoni è un onore, un privilegio e una grande opportunità per i turisti che entrano cercando oggetti unici, belli e frutto di una tradizione centenaria. Molti dei suoi monili fanno parte della collezione “Gioielli nell’arte” e riproducono monili dipinti da Botticelli o Ghirlandaio nel Quattrocento a Firenze. Cera persa, bulino, cesello, sbalzo, traforo, niello, agemina … tecniche antiche per realizzare pendenti o orecchini capaci di trasformare qualunque donna in una nobile “madonna fiorentina”.