Obiettivo da conquistare: i giovani d’oltreoceano
I racconti – seri ma non troppo – di Elena Mazzuoli Marte-comunicazione sui millennials USA alle prese con cibo e vino all’ University of California Davis
Viaggiando per le strade della California si è colpiti dalla bellezza di paesaggi inaspettati e quasi irreali, estremamente diversi dai nostri. Ma quello che più mi ha incuriosita e divertita è stato testare, giorno dopo giorno, le usanze molto diverse da quelle europee.
Un viaggio in America è interessante per chi si occupa di vino in Italia.
Studiando all’Università di UC Davis, prestigioso polo riconosciuto a livello internazionale per il marketing del vino, ho avuto modo di osservare i giovani alunni ed “esaminarli” soprattutto nella mensa del campus. Il loro rapporto con il gusto mi ha sorpresa, sembrano mangiare quasi incuranti della qualità ma decisi principalmente a tornare al tavolo con un piatto stracolmo di pietanze impossibili da abbinare, a parer di italiana. E se gli chiedi <<ti piace il cibo che hai nel piatto? >> non sanno rispondere o almeno devono pensarci molto. Ovviamente la mia osservazione è riferita solo al target dei Millennials, i 70 milioni di americani di un’età compresa fra i 20 e i 36 anni, quella fascia di popolazione che rappresenta il 37% degli interessati al mondo del vino, ma che secondo dati Nielsen sembra promettere una grande crescita. Una fascia di consumatori che acquista il 39% dei non-essentials goods ma che per il settore beverage preferisce la birra, sia da consumare in casa che durante il tempo libero.