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Il vino unisce, la sbornia divide

Troppo binge drinking fra i giovani. Come far capire ai ragazzi che chi abusa puzza, non piace alle ragazze ed è un problema per gli amici?

 

binge-drinking

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Di Donatella Cinelli Colombini

Secondo me i divieti non servono. Anzi, sui giovani, fanno l’effetto del drappo rosso davanti al toro. Purtroppo lo stress causato dal lockdown è visibile anche nell’aumento del consumo deviato di alcolici e delle violenze domestiche sulle donne. Il coprifuoco ha dato la spinta finale alle bevute accelerate.

 

I dati diffusi dal Ministero della Salute sono brutti: il “binge drinking”, cioè le quattro – sei bevute in successione veloce, riguarda 3,8 milioni di consumatori italiani (2,8 milioni maschi e un milione di femmine). Di questi 830mila hanno fra gli 11 ed i 25 anni (21,8 % del totale). Per molti di questi giovani l’effetto negativo è psicologico e fisico, infatti, prima dei 18 anni il corpo non produce gli enzimi capaci di metabolizzare l’alcol che quindi causa una sorta di avvelenamento. Chi fa binge drinking prima della maggiore età rischia immediatamente il ricovero al pronto soccorso e poi di ammalarsi e dover rinunciare per sempre a ogni tipo di bevanda alcolica prima dei 30 anni.  I dati ci mostrano invece che ci sono 750.000 minorenni a rischio, soprattutto nell’età 16-17 anni.

 

COS’E’ IL BINGE DRINKING E COME VIENE CONTRASTATO

In genere il binge drinking avviene usando cocktails fatti mischiando un distillato molto forte, una bevanda effervescente, ghiaccio e succhi.
L’azione per contrastare questi abusi è diversa a secondo dei Paesi. In UK si punta sul dry January, in Francia c’è una sorta di rivolta ai divieti capitanata da David Khayat che ha scritto il libro “Arrêtez de vous priver!” Quindi l’idea è di anteporre all’abuso un consumo responsabile. <<Chiudono le osterie e aprono le farmacie>> era il grido di allarme della stampa specializzata, qualche anno fa, per l’esponenziale aumento dell’uso di antidepressivi a seguito della chiusura dei luoghi di incontro e di socializzazione.