Gioco di vino: gaming e gioco d’azzardo
La didattica del vino avviene anche attraverso il gioco e ora le scommesse: compri e, se vinci, ti arrivano bottiglie più care ma diverse da quelle scelte
Di Donatella Cinelli Colombini
L’uso della didattica giocosa è sempre più diffuso nel vino. Winelivery la App fondata da Andrea Antinori che consegna il vino a casa in 30 minuti a temperatura perfetta, propone video pop destinati a giovani appassionati che raccontano luoghi, vini e personaggi in modo colorato e divertente. Segue un quiz giocoso, ma non troppo, che permette di verificare l’apprendimento.
MONDODELVINO MUSEO – WINE EXPERIENCE
E’ un esempio del wine gaming una forma di insegnamento-intrattenimento in grande espansione perché coinvolge il turista e accresce la sua attenzione per cui ricorderà molto di più e molto più a lungo le informazioni che ha ricevuto durante la visita. Mondodelvino Museo-WineExperience di Priocca d’Alba è basato proprio su questo approccio coinvolgente del viaggiatore che è sollecitato a annusare, assaggiare, guardare, ascoltare e toccare. Una concreta applicazione della tecnologia legata al gaming che tanto piace a Roberta Garibaldi, massimo esperto italiano di turismo enogastronomico.
GAMING NELLE CANTINE APERTE AL PUBBLICO
Ovviamente la didattica giocosa messa in pratica nelle cantine, dovrebbe svilupparsi con piccole esperienze vere e meno digitali. Una tattica che permette anche di diversificare la propria proposta turistica. In altre parole quanti giovani hanno toccato una vite imparando a “sfemminellare”? Quanti hanno fatto il pane con il lievito madre nella madia delle nonne per poi mangiarlo appena cotto accompagnato da un bel bicchiere di vino? Sono esperienze che emozionano e rimangono per sempre nella mente.