Enoteche: meno shopping e più talent scout
Le enoteche continuano ad aumentare in Italia, sono 7.209 e diventano luoghi di intrattenimento e scoperta assumendo un’importanza decisiva per il turismo
di Donatella Cinelli Colombini
Nel turismo moderno le enoteche hanno un ruolo chiave perché l’esperienza enogastronomica è ormai un must del viaggio. Basti pensare che nel 2006 solo il 17% dei turisti faceva un’esperienza di cibo e vino mentre oggi si tratta del 95%, così come è cresciuta, oltre la metà del totale, la quota di quelli che decidono la destinazione del viaggio in base alle proposte golose che offre (3° Rapporto sul turismo enogastronomico di Roberta Garibaldi).
IL RUOLO DELLE ENOTECHE NEL TURISMO MODERNO
In altre parole la presenza di enoteche che organizzano degustazioni o assaggi combinati di vini e cibi tipici così come la possibilità di scoprire e comprare le bottiglie di piccole cantine eccellenti difficilissime da trovare sul mercato, costituisce un elemento di grande arricchimento della scoperta dei luoghi visitati e un modo di conoscerli più profondamente. Ovviamente questo ha significato un drastico cambiamento delle rivendite di vino dove è ormai molto frequente trovare personale poliglotta e sommelier capaci di trasformare una degustazione verticale in un’esperienza emozionate e arricchita da storytelling.
MENTRE I NEGOZI CHIUDONO LE ENOTECHE APRONO
Un “cambiamento di pelle” salutare e premiato con una crescita numerica delle enoteche che perdono l’aspetto di luoghi di shopping per trasformarsi nel posto in cui trovare nuovi amici e condividere con loro momenti unici legati al vino. Potrebbe essere questa la ragione dell’aumento, mentre il settore del commercio al dettaglio vive, in Italia, il suo periodo più nero con la chiusura di 14 attività commerciali al giorno nel 2019 per un totale veramente impressionante: -0,4% delle vendite, meno un miliardo di business, meno 32.000 negozi dal 2011.