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Più Abruzzo e meno Montepulciano con tanta voglia di vincere

Con i produttori abruzzesi per parlare di turismo, web e indentità. Cantine enormi e molto piccole, alla ricerca di un successo diverso dalla qualità-prezzo

Fabio Piccoli lavini Furlan Nicola D'Auria Donatella Cinelli Colombini

Fabio Piccoli lavini Furlan Nicola D’Auria Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini
… andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare … scriveva D’Annunzio. Arrivando in macchina l’occhio sale sulle pendici degli Appennini coperti di neve, alla ricerca delle greggi. Non ci sono più ma questa terra mantiene la sua forza straordinaria. E’ solenne, è vera, con la tragedia irrisolta del terremoto de L’Aquila, il silenzio delle montagne brulle che scendono verso il mare e le zone industriali piene di capannoni. Una terra di grandi contrasti, dove convivono enormi cantine sociali e piccoli produttori alle prese con un mercato italiano in difficoltà.

Dora D'Auria

Dora D’Auria

A cena da Nicola D’Auria, presidente regionale del Movimento turismo del vino, rimaniamo sbalorditi dalla bellissima struttura della sua azienda: una sala banchetti su due piani e un ambiente sotterraneo dove le pupitre dello spumante si alternano agli amplificatori per la musica dal vivo. Mi guardo intorno ammirata <<ammazza oh! E io che credevo di essere avanti!>>