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Proibizionismo in EU: scienza o macchinazione?

Il sorprendente voto dell’Organizzazione mondiale della sanità OMS apre uno scenario di proibizionismo in Europa basato su ricerche già superate

 

I-benefici-del-consumo-moderato-di-vino-e-la decisione-anti-alcol-dell'OMS-che-introduce-il-proibizionismo-in-Europa

I-benefici-del-consumo-moderato-di-vino-e-la decisione-anti-alcol-dell’OMS-che-introduce-il-proibizionismo-in-Europa

Di Donatella Cinelli Colombini

Da mesi, se non da anni, ci sono due scuole di pensiero in contrapposizione: da un lato i proibizionisti del semaforo a punti NutriScore, delle azioni punitive contro carne, formaggi, salumi, alcolici, zucchero…. Dall’altro chi dice che il proibizionismo ha effetti deleteri sul sistema nervoso e conduce a “vivere da malati per morire da sani”. Primo fra tutti David Khayat, oncologo di fama mondiale, che ha pubblicato il saggio “Arrêtez de vous priver” proprio in opposizione al proibizionismo.

 

POCO VINO E’ MEGLIO DI NIENTE PER LA SALUTE

Mostrare il vino come una minaccia per la salute è offensivo per noi produttori. Noi cerchiamo l’eccellenza per regalare felicità di chi apre le nostre bottiglie

 

piramide-alimentare-con-vino-contro-la-colpevolizzazione-dei-priobizionisti

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Di Donatella Cinelli Colombini

I sostenitori del proibizionismo alimentare ci faranno vivere da malati per morire da sani. Una tavola piena di divieti è talmente deprimete da spingere verso gli antidepressivi. E diventa sempre più vera la frase de “La Revue du Vin de France” <<mentre chiudono le osterie aprono sempre più farmacie>> diventa necessario ascoltare l’appello di David Khayat, ex presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori francese, che ha titolato il suo libro <<Arrêtez de vous priver!>>.
La moderazione come guida a una vita felice e sana dove trovano posto gli affetti, le amicizie e la socialità, il lavoro, lo sport e anche la buona tavola.

 

LA COLPEVOLIZZAZIONE DEL VINO METTE UBRIACONI E CONSUMATORI MODERATI SULLO STESSO PIANO

Basta con gli attacchi al vino che mettono noi produttori sul banco degli imputati come fossimo attivi nel narcotraffico. Mi offende che Serge Hercberg, padre del Nutriscore, cioè del semaforo per gli alimenti, si eriga a paladino contro le lobby alimentari e tratti il vino come un veleno.
Dove sono le lobby del vino e dov’è il veleno?
Ma basta.