Di abuso d’alcool si muore ma con poco vino si vive meglio
A Ortona l’associazione Vino e Salute parla di turismo, alimentazione e benessere. Tre parole che trovano nei grandi vini una sintesi perfetta
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Ortona, uno scoglio sul mare d’Abruzzo con intorno alcuni dei migliori pastifici d’Italia e uno dei territori più agguerriti e promettenti per il vino di alta qualità. Gli argomenti della due giorni convegnistica abruzzese organizzata da Lorenzo Palazzoli, sono: turismo del vino, la comunicazione della cucina e vino e giovani. Io sono nella tavola rotonda che deve affrontare l’argomento delicato dei consumi giovanili. Stefano Ciatti, presidente di “Vino e salute”, introduce il tema e replica a una pediatra che protesta contro chi parla ai giovani di vino in termini positivi. Ma l’efficacissima relazione di Maurizio Masini, dell’Università di Siena, mostra come l’abuso d’alcool avvenga presto e per un grandissimo numero di soggetti. Tanto vale allora spiegare ai giovani che il vino è qualcosa di più di un prodotto commerciale o di un alimento, perché esprime la civiltà del nostro tempo al pari della moda, del design o della gastronomia. Insomma è sempre diverso e pieno di cose da scoprire per cui non va bevuto ma gustato. E poi è trendy.