Parenthood and Productivity of Highly Skilled Labor: Evidence from the Groves of Academe Tag

Le donne senza figli guadagnano il doppio delle mamme

Le mamme che lavorano sono spesso part time e difficilmente fanno carriera “motherhood penalty” mentre i padri raddoppiano gli sforzi per guadagnare di più

DONATELLA CINELLI COLOMBINI CON IL NIPOTINO LORENZO

DONATELLA CINELLI COLOMBINI CON IL NIPOTINO LORENZO

 

 

Di Donatella Cinelli Colombini

I dati arrivano da una fonte più che sicura, la Relazione 2022 della Banca d’Italia: «a parità di età, competenze e reddito da lavoro iniziale, la retribuzione annua delle madri a quindici anni dalla nascita del primogenito è in media circa la metà di quella delle donne senza figli».

CON LA NASCITA DI UN FIGLIO LA CARRIERA DELLA MADRE  SI FERMA E QUELLA DEL PADRE ACELLERA

I commenti che seguono, invece, partono dall’articolo di Chiara Vincenzi su Think Tank Quotidiano online dell’osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia.
E’ cambiato il secolo ma, in Italia, il bivio fra la procreazione e il successo professionale, esiste ancora, almeno per le donne perché i compagni o mariti non hanno gli stessi problemi. Con la nascita del primo figlio il dipendente maschio “mette la testa a posto” e diventa ancora più affidabile e lavora di più anche per coprire i maggiori bisogni della famiglia “fatherhood wage premium”, mentre la donna si trasforma in una “potenziale assenteista” chiede il part time mandando in fumo i possibili avanzamenti di carriera “motherhood penalty”.
Il tempo ridotto riguarda una donna su tre mentre tra gli uomini il rapporto è di uno a dieci. Questo ha effetti importanti sulla busta paga che dipende dal « numero minore di ore lavorate, dovuto al passaggio a contratti a tempo parziale e alla riduzione delle settimane retribuite nell’anno a parità di tipologia di rapporto di lavoro» come spiega la Relazione 2022 della Banca d’Italia riferendosi al 90% del divario di salario mentre il restante 10% riguarda la mancanza di progressioni di carriera delle donne con figli su cui, evidentemente, le imprese non fanno troppo affidamento.
Il problema non riguarda affatto i padri come ci mostra la ricerca di Hays “Gender Diversity Report 2017”. I papà hanno più del doppio delle possibilità di una donna di essere promossi sul posto di lavoro (24% per i padri, 10% per le madri).