DAZI SULLE ESPORTAZIONI IN USA
Fra i prodotti UE che vanno tassati in USA per 11 miliardi, c’è il vino. La lite Trump – Macron sulla tassa sulle attività digitali è l’ultima goccia
Di Donatella Cinelli Colombini
L’ultimo atto di questo tormentone è del 4 luglio. La Francia decide di mettere una tassa sulle attività digitali in base a un accordo di massima raggiunto fra i Paesi del G7 quindi anche con il Ministro del Tesoro USA Mnuchin. Ma a Trump questo accordo non va bene e quindi scrive un Tweet promettendo una <<importante ritorsione contro la stupidità di Macron>> e aggiungendo <<ho sempre detto che il vino americano è migliore di quello francese>>. Visto che anche il presidente USA ha una cantina e produce vino il commento è in pieno conflitto di interessi. Ma questo è il minore dei problemi.
La parola d’ordine per le cantine italiane è “spedire” prima possibile cercando di anticipare i dazi. Ancora non è chiaro quando arriveranno e l’entità della tassa che verrà applicata ma, soprattutto per le bottiglie più economiche, potrebbe avere un effetto devastante. Se infatti il Barolo, il Brunello e soprattutto il Pinot Noir della Borgogna hanno una clientela ricca e un’identità forte e quindi dovrebbero avere un modesto contraccolpo sulle vendite, per i vini da tavola che partono dalle cantine italiane, spagnole…. sotto i 3 € a bottiglia i dazi potrebbero avere effetti disastrosi avvantaggiando i concorrenti vini argentini, cileni e persino sudafricani che queste tasse non le hanno.
Airbus contro Boeing – Unione Europea contro USA
Lo scontro tariffario parte dalla vertenza sui sussidi europei ad Airbus che avrebbero causato danni alle imprese americane e soprattutto a Boeing, maggiore industria aeronautica USA che è stata recentemente sorpassata proprio da Airbus. E’ dunque uno scontro fra Unione Europea e Stati Uniti che si articola su vari fronti.
L’aprile scorso il governo di Washington ha redatto una lunga lista di prodotti europei da tassare, vino compreso, per incassare 11 miliardi di Dollari. Da parte sua il governo di Bruxelles si prepara a rispondere con dazi per un valore di 17,4 miliardi di Euro sui beni che arrivano in Europa provenienti dagli States.