Dario Stefàno il super senatore pugliese
Manager, Assessore all’Agricoltura che ha dato slancio a vini, olio e masserie turistiche in Puglia, da Senatore ha fiorato la legge sul turismo in cantina

Dario Stefàno Senatore pugliese esperto di enoturismo, oleoturismo, economia e agricoltura
di Donatella Cinelli Colombini
58 anni, leccese, una laurea in Economia presa a Siena, membro della giunta di Confindustria Puglia, e docente di “Economia e Contabilità Industriale” all’Università del Salento, Assessore Regionale e poi Senatore. Lo conosco da oltre quindici anni e l’ho sempre considerato uno dei migliori talenti prestati alla politica perché ha concretezza nel risolvere i problemi insieme al pensiero strategico e quel particolare carisma dei leader.
LA CARRIERA POLITICA DI DARIO STEFÀNO
Nel 2005 lascia la carriera manager di importanti realtà imprenditoriali per candidarsi alle elezioni regionali come indipendente de La Margherita e risulta il primo degli eletti della sua lista. Nel 2009 Nichi Vendola lo nomina Assessore all’Agricoltura e lui si trova a coordinare, a Roma, la conferenza stato-regioni. E’ l’inizio di un’autentica rincorsa, per l’agroalimentare pugliese. Dario incoraggia le imprese, fa in modo che arrivino i finanziamenti, spinge sulla comunicazione, convince gli imprenditori e che ce la possono fare, gli dà la grinta di affrontare i mercati internazionali con uno spirito nuovo. E loro, sempre più convinti, lo seguono.
Nel periodo Vendola avviene il “miracolo pugliese” quello di una regione che, in pochissimi anni, diventa una star del turismo e del vino con il rosè che si lancia in avanti forte della nuova moda internazionale e del concorso che, proprio l’Assessorato di Dario Stefàno, aveva promosso.

Gallipoli, Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini al convegno sul turismo del vino
Una visione del futuro che trascina e Dario viene rieletto con 11.000 preferenze e torna a fare l’Assessore all’Agricoltura. Vederlo a Vinitaly con i produttori pugliesi ricorda Garibaldi con le camicie rosse, lui che parte all’attacco e loro che gli vanno dietro. Ma le somiglianze si fermano al fascino personale da condottiero perché, Dario Stefàno è diverso dall’eroe dei due mondi: è colto, elegante, sensibile, appassionato ma anche razionale e strategico, ama i grandi vini e la grande cucina (soprattutto pugliese).
DARIO STEFÀNO SENATORE
Nel 2013 si candida al Senato come capolista di Sinistra Ecologica Libertà e viene eletto. Il 5 giugno diventa Presidente della Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari del Senato della Repubblica. Una sedia scomoda, ed è lui il relatore sulla pratica della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Qualcosa che il leader di Forza Italia non gli perdonerà mai. Prova a tornare in Puglia come governatore, ma gli appoggi politici di Roma vanno a Emiliano che infatti vince le primarie.
Ma i pugliesi non si dimenticano del loro amatissimo ex super assessore all’agricoltura e lo rileggono come capolista del Partito Democratico per il Senato nel 2018 mentre, a livello nazionale, per il PD è un’autentica disfatta elettorale. Nel marzo 2019 entra nella direzione nazionale del Partito Democratico e nel luglio 2020 assume la presidenza della 14° Commissione permanente Politiche dell’Unione Europea.