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Incendi e vigneti assetati: estate di fuoco

Zona vesuviana come in California: gli incendi minacciano le vigne. In Sicilia, Campania e Lazio colpevoli ritardi nella prevenzione e negli accordi coi Vigili del Fuoco

Incendi 2017 Campania

Incendi 2017 Campania

Di Donatella Cinelli Colombini

Gli incendi dolosi, la debole opera di prevenzione contro il fuoco sono vergogne italiane che mettono a rischio anche le terre del vino. Specialmente dalla zona vesuviana la paura è stata grandissima: Villa Dora, Cantine Scala, Sorrentino Vini, Donna Grazia Vini del Vesuvio, Cantine Astroni e Terredora sono azienda dove le Donne del Vino si uniscono in un solo appello alle istituzioni <<difendete i boschi e non mettete a rischio le nostre vite, le nostre case e i nostri vigneti>>.
Intanto la situazione è gravissima ed è bruciata, in un mese, le stessa superficie che è andata a fuoco in tutto il 2016. Anche a pochi chilometri da me, a Montisi frazione di Montalcino, ieri è bruciato un oliveto a ridosso delle case.

Incendi-domenica 16 luglio a Montisi Montalcino

Incendi-domenica 16 luglio a Montisi Montalcino

Dalla metà di giugno alla metà di luglio, sono morti due agricoltori in Calabria e 26.024 ettari di bosco sono andati in fumo. L’elenco delle regioni colpite mette al primo posto la Sicilia con 13.052 ettari, seguita da Calabria con 5.826, Campania con 2.461 e Lazio con 1.635. Le ultime due regioni non hanno ancora approvato il Piano Aib 2017 (Piano antincendio boschivo) con le norme di prevenzione, lavoro a terra, gli accordi con i Vigili del fuoco e la Protezione civile. Anche la Sicilia è fortemente in ritardo e non ha ancora stipulato la convenzione con i Vigili del fuoco. Un ritardo colpevole che costa caro alle popolazioni e aggrava ancora la pessima immagine delle amministrazioni locali.