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BULLISMO SOCIAL COSA INSEGNA IL SUICIDIO DI GIOVANNA PEDRETTI

LA RISTORATRICE LODIGIANA MORTA SUICIDA FORSE A SEGUITO DELLE POLEMICHE GIORNALISTICHE SULLA SUA RISPOSTA A UNA RECENSIONE NEGATIVA

Giovanna Pedretti ristoratrice suicida Sant’Angelo Lodigiano

Giovanna Pedretti ristoratrice suicida Sant’Angelo Lodigiano

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Viviamo in un momento in cui le polemiche e non le notizie, stanno dominando la comunicazione. Talk show televisivi costruiti sullo scontro fra opinioni diverse esposte con parole offensive e attacchi personali. Inchieste che sembrano processi pubblici in cui vengono mostrate, come certe, informazioni ancora da approfondire. Programmi radio che si chiamano come procedimenti giudiziari ma presentano opinioni.….
Un giornalismo gridato che viene proposto come giustizialista e ormai si è talmente dilatato da alimentare solo l’aggressività e il disorientamento del pubblico mentre ha perso il suo effetto moralizzatore e non riesce più a suscitare indagini delle autorità inquirenti.
Una situazione che ricorda i processi sommari della Rivoluzione Francese il così detto “terrore”. Perché gli effetti, sulla reputazione e gli affari, di chi è oggetto del tribunale mediatico, sono gravi e talvolta mortali.
Chiunque, anche la persona più corretta, può trovarsi nel tritacarne della polemica mediatica, perché il livello si è allargato ai social e riguarda anche episodi molto piccoli a cui viene dato un enorme risalto.
Il problema è che questo va a interessare anche persone poco abituate ai riflettori e alle critiche pubbliche, per cui può innescare effetti gravi e talvolta sproporzionati.