Vino di-vino: suore cantiniere e vino da messa illegale
Suore cantiniere vendono rosato online, vino da Messa illegale sequestrato in Quebec il business enologico della Chiesa è sorprendente
di Donatella Cinelli Colombini
E le sorprese non finiscono qui. Scopro che a Parigi, prima del Covid, avveniva un Salon des Vins d’Abbaye cioè una fiera dei vini delle abbazie.
IL ROSATO DELLE SUORE CANTINIERE
Con la sospensione dell’evento le suore hanno avuto difficoltà a vendere il rosato che producono da vent’anni e quindi si sono rivolte a internet. Divine Box, portale creato per commercializzare il vino dei monasteri, ha aiutato le suore a vendere online le loro 9.000 bottiglie di un rosato (63,9€ l’una) da bere giovane e quindi da vendere entro aprile. Suor Armel ha spiegato che il vino e l’olio costituiscono una grande risorsa economica per la loro abbazia dove vivono 47 persone.
La notizia delle suore cantiniere è stata ripresa da molti giornali francesi che hanno sostenuto il loro tentativo per dare una prospettiva di sopravvivenza all’abbazia, tramite il vino. Bellissimo il video con le suore sul trattore e nella vigna mentre legano le viti.
VINO DA MESSA ILLEGALE SEQUESTRATO IN QUEBEC
Più ingarbugliata la notizia del vino da Messa sequestrato dalla polizia del Quebec perché importato illegalmente. Pare che in varie zone del Canada, e soprattutto nel Quebec fosse pressoché impossibile acquistare del vino per le sacre celebrazioni. Non si tratta infatti di un semplice vino bianco. La normativa che arriva dal Vaticano (2017) lo descrive così<<Il vino che viene utilizzato nella celebrazione più sacra del Sacrificio eucaristico deve essere naturale, dal frutto dell’uva, puro e incorrotto, non mescolato con altre sostanze. Bisogna fare molta attenzione affinché il vino destinato alla celebrazione dell’Eucaristia sia ben conservato e non si sia inacidito. È assolutamente vietato utilizzare vini di dubbia autenticità o provenienza.>>